Anche quest’anno Sharra! Sentiero dimenticato dal mondo, nel versante nord di quel monte a noi caro. Versante angusto, selvaggio, 1200 metri di dislivello segnati solo in alcune cartine e con un tratteggio nero. Percorso in poco più di sei ore da noi alpinisti incoscienti con zaini strapieni come dovessimo andare ad organizzare una sagra paesana…
Quest’anno le frane invernali hanno portato via tratti di sentiero mandandoci per boschi e ritrovando poi le tracce solo per colpi di culo, tra l’altro queste frane hanno fatto riaffiorare bombe inesplose ancora della grande guerra. Arrivati alla meta però la soddisfazione si consumava a birra spillata alle luci del tramonto, si…  ce la mettiamo tutta per partire presto, ma gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, così però è ancora più bello.
Il bivacco era occupato da altri cinque giovanotti, loro però avevano vergognosamente parcheggiato in cima al monte e raggiunto il luogo con un comodissimo sentiero in cresta!
Tipi tranquilli, subito aggregati a scambi di grappe popolari bevute al lume di candela  mentre la griglia affumicava il bivacco.

Era nuvoloso, non c’erano stelle, non c’era luna, non c’era niente, cioè tutto quello che cercavamo. Buio pesto, nero totale, solo una cupa linea a segnare la fine delle vette in lontananza… splendido!
Sensazione tenebrosa, o forse i fumi dell’euforia mi hanno fatto decidere di dormire fuori, nel prato e la cosa che più mi ha divertito è che c’è stato chi mi ha seguito nella decisione … appagata!
Poi immancabile giretto nudi per freschi prati a conciliare il sonno!!

Fine parte 1.

Musica da sacco a pelo!

♪   The Cramps - I Was a Teenage Werewolf