Qualche nota ad una pratica che credo sia il miglior atto donato che una donna può fare al proprio uomo.
Cosa contiene? Contiene in particolare:
fruttosio, zinco, magnesio, vitamina E, vitamina A,numerose proteine nobili con funzione
enzimatica. Le virtù naturali attribuite al seme sono molteplici: effetto tonificante, antidepressivo e ansiolitico, proenergetico, stimolante.
Per essere precisi:
volume 1,5-5 ml per eiaculazione
pH 7,2-8,0
peso specifico 1,033 g/cc
numero di spermatozoi 40-150 milioni per mm3
fruttosio 150-500 mg/100 ml
proteine 1,58-1,80 mg/100 ml
fosfatasi acida 70-300 U/ml
acido citrico 200-600 mg/dl
zinco 20-35 mg/100ml
glicerofosforrilcolina 30-70 mg/dl
prostaglandine 10-35 mcg/ml
carnitina 800-1000 nanomol/ml
Definita "medicina alternativa", molto usata in oriente e soprattutto in giappone dove è considerata una pappa reale, dicono allunghi la vita!!
Sugli effetti benefici per l'organismo non mi soffermo, in rete se ne trovano per tutti i gusti, di certo non fa male e comunque preferisco le implicazioni psicologiche di questa pratica.
L'ingestione del seme da parte della donna costituisce il naturale completamento dell'atto sessuale:
l'istinto naturale dell'uomo è quello di donare il seme, e quello della donna di riceverlo. Tale spinta istintuale è fortissima, anche se spesso sopita o mascherata da consuetudini o formalismi.
Ne consegue che, se il rapporto sessuale non termina con il trasferimento del seme nel corpo della donna, esso risulta insoddisfacente e frustrante per l'uomo. L'insoddisfazione è spesso
inconscia, ma il suo protrarsi nel tempo porta spesso al logoramento del rapporto; è stato dimostrato che molte unioni fallite per calo del desiderio sessuale sono proprio da ricondursi
all'insoddisfazione dell'uomo in conseguenza dei rapporti non finalizzati al trasferimento dello sperma nel corpo della partner.
Dal punto di vista filosofico, il passaggio di una parte del corpo
dell'uomo alla donna che lo ingerisce e lo assimila, rappresenta il livello massimo dell'unione amorosa di due individui (la "fusione" dei corpi),
paragonabile solo al sublime ed esclusivo rapporto madre-figlio della donna che allatta.
Questo è quanto l'uomo istintivamente cerca nel corso della sua vita, anche se forse non lo sa, o non avrà mai il coraggio di chiederlo.
Un aforisma attribuito ad Asclepio recita: "una donna non può dichiararsi tale se non ha mai bevuto il seme del suo uomo".
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