Quella volta che venimmo contemporaneamente, rabbrividendo, e lei mi disse “Mi son sentita tutt’a un tratto persa” e lei era persa in me anche se non veniva ma
frenetica della mia frenesia (obnubilamento dei sensi come dice il Reich) e quanto le piaceva - tutte le nostre lezioni a letto, io mi spiego a lei, lei si spiega a me, si lavora, si geme, si fa
del bop - buttiamo via le vesti e ci gettiamo l’uno verso l’altro (sempre dopo la corsetta all’acquaio perché lei si metta il diaframma e io debbo
aspettare abbozzando e facendo buffe osservazioni e lei ride e fa scorrere l’acqua) poi lei viene qui da me pesticciando traverso il Giardino dell’Eden, e io allungo la mano e la faccio
accomodare al mio fianco sul letto morbido, tiro a me il suo piccolo corpo ed è caldo, là dove è calda scotta, le bacio i seni bruni, tutti e due, le bacio le amate spalle - lei continua con le
labbra “ps ps ps” lieve suono di baci ma veramente non c’è contatto col mio viso tranne quando per caso nel fare un’altra cosa mi muovo contro di lei e i suoi piccoli baci ps ps ps toccano e sono
tristi e morbidi come quando non toccano invece é la sua piccola litania notturna e quando lei ha male e siamo preoccupati, allora mi prende su di sé, sul suo braccio, sul mio - sacrifica alla
matta bestia che non sa - passo lunghe notti e molte ore a farmela, finalmente l’ho, prego che venga, la sento che respira più forte, spero contro speranza che sia tempo, rumore all’ingresso (o
urla di ubriachi alla porta accanto) la distrae e non ce la fa e ride - ma quando viene la sento piangere, gridare, rabbrivi-dente scarica elettrica dell’orgasmo femminile la fa sembrare una
ragazzina che piange, geme nella notte, dura venti secondi buoni e quando é finito implora: “Oh perché non dura di più,” e “Oh quando verrò insieme a te?” - “Presto, vuoi scommettere,” dico io,
“ti ci avvicini sempre di più” - sudo addosso a lei nella calda triste Frisco con le sue maledette chiatte ondeggianti alla marea là fuori, vuum, vuum, e stelle che occhieggiano sull’acqua dove
sciaborda sotto il molo dove immagini banditi a buttar in acqua cadaveri, o sorci, o L’Ombra ...
Par sogno
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Publié dans : leggo
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Lundi 1 février
1
01
/02
/Fév
13:20
bonjourrrrrrrrrrrrrr.
Da mattina a sera no... ma da sera a mattina?? ;))